La nascita di un bambino è un evento meraviglioso, ma porta con sé tantissimi cambiamenti all’interno di una famiglia. Pensiamo a quanto la mamma debba riprendersi fisicamente, le energie e fatica per avviare l’allattamento, le notti insonni e “rumorose”, le visite di amici e parenti, la casa in disordine... che stress!!!
Immaginiamo un bambino di due, tre o quattro anni in una situazione così, in cui anche noi adulti fatichiamo a mantenere una lucidità ed un controllo, come possa sentirsi disorientato. Come possiamo in un momento come questo trovare le giuste risorse per aiutare nostro figlio ad accettare l’arrivo del bebè?
Se non preparato prima, il bambino si troverebbe a vivere questo evento come una “catastrofe”: le sue abitudini vengono meno ed è coinvolto in un tram tram sconosciuto che lo spiazza.
Dobbiamo quindi giocare d’anticipo e pianificare!!!!
Sicuramente un’arma che abbiamo dalla nostra parte è il suo coinvolgimento prima della nascita nella preparazione della cameretta, del corredino e nella scelta del nome. Possiamo anche leggere insieme dei libri che trattano di questo argomento.
Un’altra freccia al nostro arco è rafforzare, età permettendo, il senso di appartenenza al gruppo famiglia e far passare l’idea che con l’arrivo del bebè il gruppo, di cui fa parte, si ingrandirà arricchendosi di un nuovo membro, come in una famiglia di supereroi...
Gli strumenti che più di altri ci possono aiutare in questo caso sono le Routine ed i Rituali.
Il bambino ha le sue routine, cioè il suo schema stabile e ripetuto di giornata.
Ad esempio: sveglia, colazione, scuola, riposino, passeggiata, spesa, giochi, cena, lettura favole, nanna.
Nella routine quotidiana ritroviamo spesso dei rituali, ossia delle sequenze ripetute, anche molto semplici, di comportamento che si accompagnano ad un momento specifico: ad esempio al momento di andare a dormire il rituale della buonanotte potrebbe consistere nella lettura di tre favole e in una canzoncina.
Le routine e i rituali sono importanti perché permettono ai bambini di interiorizzare lo schema della giornata e sapere in anticipo cosa succederà dopo, questo per loro è rassicurante!
All’arrivo del fratellino/sorellina il suddetto schema potrebbe essere sconvolto, i rituali accorciati o interrotti in continuazione, insomma i giorni potrebbero essere diversi... sicuramente più caotici.
Pianificare, in questo caso, significa pensare a come potremmo cambiare routine e rituale in anticipo, in modo tale che il bambino non associ all’arrivo del bebè il totale stravolgimento delle sue abitudini. Dovremmo prevedere come sarà un rituale con la presenza del nuovo bimbo, ad esempio quello della nanna sarà difficile mantenerlo così com’è, quindi è meglio “riadattarlo” mesi prima, leggendo magari una favola lunga anziché tre corte.
E’ opportuno, prima della nascita del piccolo, inserire nella pianificazione settimanale o giornaliera del bambino grande un appuntamento fisso piacevole (tipo passeggiata, merendina, lettura di un libro…) da passare con i nonni, una zia, una baby-sitter, in modo tale che questo momento diventi una nuova routine.
Questo tempo sarà prezioso per la mamma, una volta nato il bebè.
E’ saggio, inoltre, programmare il completo svezzamento di un bimbo ancora allattato al seno (se possibile); così il fratello o sorella maggiore avrà tutto il tempo per accettare la nuova situazione e vedendo il nuovo arrivato prendere il latte non ne soffrirà.
Questi cambiamenti, messi in atto in anticipo, rispetto alla nascita di un nuovo bambino, permetteranno al più grande di affrontare e metabolizzare un cambiamento alla volta.
Questo percorso di preparazione all’arrivo del nuovo pargolo può sembrare complicato e faticoso, ma pianificare e organizzare con metodo vi aiuterà ad iniziare bene (almeno nei primissimi mesi) l’avventura della vostra famiglia arricchita di un nuovo membro.